Un gruppo diTabarkini lasciò l'isolotto prima che le incursioni barbaresche e le mire del Bey tunisino facessero precipitare la situazione e, nel 1738, fondò sull'isola di San Pietro, Carloforte, il cui abitato è visibile da Calasetta. Nel 1770 quasi tutti i Tabarkini , lasciarono la Tunisia e parte di loro, per concessione del Regno di Piemonte e Sardegna, si fermò sull'isola di S. Antioco. A distanza di più secoli, nonostante gli intensi contatti con il popolo sardo, i Calasettani mantengono lingua e consuetudini proprie della Liguria, patria dei loro antenati.
Calasetta (in ligure tabarchino Câdesédda, in sardo Calasèra), è un comune di 2.851 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione del Sulcis-Iglesiente. Oggi é un comune onorario della Provincia di Genova
.L'origine del nome ancora è incerto. Sedda, in sardo, significa sella di cavallo: esaminata la configurazione del territorio si può dire che posta la zona della torre quale punto più alto della cittadina (di una sella) i lati discendenti (della stessa possono essere) quelli verso il porticciolo e la zona attigua alla spiaggia sotto torre come lati tali da raffigurare una sella di cavallo da cui forse il nome del paese. Alcuni attribuiscono, invece, l'origine a "Cala della seta", per via della "seta di mare", ovvero il bisso.
La cittadina è nota come «la bianca», per il colore prevalente delle abitazioni. Sono caratteristici il bianco calce, appunto, l'azzurro del cielo e del mare, e il verde dei ginepri sulle spiagge.
Il porto di Calasetta,400 posti barca
di cui 55 destinati ai visitatori in transito con barche fino ai 30 metri.
Il pescaggio massimo è di mt. 4,00. Una volta arrivati all’ ingresso del porto si deve far attenzione agli scogli subito a nord dell’entrata